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Tirocinio II Servizio Sociale (A-K)
Avviso Importante per gli Studenti di Tirocinio II Linea A-K
Per gli studenti che necessitano di una nuova collocazione per il tirocinio:
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Inviate una mail per richiedere un incontro.
Formazione sicurezza
Per tutti gli studenti corso sicurezza di 4 ore obbligatorio per tutti
Per quanto riguarda il corso di formazione generale sulla sicurezza sul lavoro (di 4 ore), ora è disponibile a tutti in qualsiasi momento al seguente link:
https://elearning.uniroma1.it/course/view.php?id=17424
è necessario:
1) effettuare il login con le proprie credenziali Uniroma1
2) Dopo aver approvato la Privacy, Cliccare sul tasto "Iscrivimi"
3) AL TERMINE DEL CORSO E' NECESSARIO generare e scaricare l'attestato di partecipazione al corso, e verificare che i dati riportati siano corretti.
Per gli studenti che devono procedere con il corso sulla sicurezza avanzata (12+4 ore) obbligatorio per svolgere il tirocinio nella sanità (ASL o OSPEDALI) procedete ad iscrivervi nel link di seguito indicato:
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSda0G2jtqY21mKBrU3_-hNuIwtTBYyl...
Per gli studenti che hanno già iniziato il tirocinio:
È previsto un incontro di supervisione in presenza o da remoto, dopo due mesi dall'avvio del tirocinio, si sottolinea che è aperto a tutti gli studenti
Per la partecipazione alla supervisione si prega di compilare il seguente questionario:
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdh6jBS6dUgKtGlOvON6T8BzIRAVQhy...
Le date degli incontri di supervisione sono le seguenti:
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17/03 - ore 15:00 (incontro sarà solo da remoto)
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12/05 - ore 15:00 - Il tema dell'incontro sarà "INIZIAMO DALLE EMOZIONI" (incontro sarà SOLO da remoto)
- 24/07 - ore 15:00 - superivione al tirocinio (incontro solo da remoto)
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22/09 - ore 15:00 - Il tema dell'incontro sarà "COME SCRIVERE UNA RELAZIONE"
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03/11 - ore 15:00 - superivione al tirocinio
Per qualsiasi chiarimento contattare per email la docente all'indirizzo barbara.foianesi@uniroma1.it
Nell'email indicare cortesemente anche un proprio contattato telefonico, oltre ai riferimenti del tutor aziendale, se già individuato (nome, cognome, email istituzionale, sede e denominazione del Servizio in cui si intende svolgere il tirocinio).
Prima di contattare la docente, verificare se le informazioni di cui si necessita siano già contenute alla pagina dedicata ai Tirocini: https://web.uniroma1.it/disse/disse/didattica/tirocini-servizio-sociale
Il progetto formativo
Ricordo a tutti gli studenti che il progetto formativo è un "contratto con il vostro supervisore" quindi più è chiaro, maggiore è la possibilità di poter svolgere un buon tirocinio. Quindi prendetevi del tempo ed elaboratelo INSIEME al supervisore individuato (importante è che sia scritto in modo chiaro e leggibile, ed è importante redigierlo in formato word)
Obiettivi specifici |
Attività |
Modalità e strumenti |
Tempi di realizzazione |
1. Fase di inserimento nel contesto del tirocinio Elencate i compiti che sono effettivamente utili all’attività del servizio scelto in modo che lo studente svolgendoli acquisisca le informazioni che gli serviranno poi nella seconda fase |
Es. lettura di: regolamenti; relazioni servizi sociale, svolgere attività amministrative basilari, mappatura del territorio |
osservazione delle procedure del servizio; cronoprogrammi; organigramma; ricerca ed analisi della documentazione presene nel servizio |
Acquisire informazioni fondamentali (4-5 giornate)
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2. Fase di sperimentazione Il tirocinante ha bisogno di sperimentarsi anche nel decidere da solo, come muoversi nell'affrontare problemi che non hanno soluzioni predefinite. È opportuno non limitarsi all'osservazione e importante chiedergli qualche commento generale per stimolarlo a sviluppare una riflessione autonoma. |
Gli obiettivi specifici devono essere formulati tenendo conto delle opportunità che offre l’ente di appartenenza e del livello di apprendimento raggiunto dallo studente all’avvio del tirocinio. |
All'inizio, si può prevedere la sperimentazione di compiti anche parzialmente, slegati l'uno all'altro per es. Svolti in sostituzione del supervisore.
Nella seconda fase, il tirocinante dovrebbe passare a gestire autonomamente un intero intervento (richiesta-segnalazione-valutazione – attuazione – verifica) |
Le attività maggiormente rilevante per l’apprendimento richiedono 20-25 giornate di lavoro a tempo pieno)
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3. Fase di chiusura E’ quella dedicata alla conclusione dell'esperienza; è importante che venga effettivamente conclusa e non interrotta. |
Stesura della relazione finale |
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Si tratta della fase più breve. Per la quale andrebbero previste intorno alle 4/5 giornate) |
tratto da "Tirocini e stage di servizio sociale, manuale per studenti e supervisori - di M. L. Ranieri - Erickson"
Per lo studente è importante :
- Acquisire competenze di analisi dei fenomeni sociali e del sistema organizzato dei servizi.
- Sviluppare un pensiero multidimensionale nella relazione con la persona, con la comunità, con l’ente di appartenenza, collocando l’azione professionale all’interno di tale trifocalità.
- Sviluppare competenze professionali (con particolare attenzione anche alla scrittura professionale), attraverso la sperimentazione dell’applicazione del procedimento metodologico (processo di aiuto), delle tecniche e degli strumenti professionali (colloquio, visita domiciliare, documentazione, lavoro di equipe, lavoro di rete, lavoro per progetti, ecc.).
- Maturare un atteggiamento riflessivo sul rapporto fra teoria e pratiche professionali per imparare a mettere in atto un agire professionale contestualizzato, fondato scientificamente e metodologicamente.
- Sviluppare identità e appartenenza professionale
Per ciascun obiettivo, all’interno degli ambiti tematici sopra indicati, devono quindi essere:
- descritte le attività attraverso cui si intende conseguire l’obiettivo
- richiamata la documentazione e i riferimenti legislativi che verranno utilizzati
- esplicitate la documentazione che si intende produrre
- indicare le modalità con cui lo studente parteciperà alle attività programmate dal supervisore
- indicare le modalità con cui lo studente si sperimenterà direttamente in azioni professionali.
N.B.: il progetto formativo deve essere redatto esclusivamente IN FORMATO DIGITALE (verranno rimandati indietro i progetti scritti in stampatello o non in formato pdf)
Il diario di bordo (CONSIGLIATO)
Il diaro di bordo è il documento all'interno del quale tirocinante riporta le attività svolte e le impressioni legate a ciò che vive ed impara durante l'esperienza di apprendimento sul campo: ha lo scopo di documentare eventi, considerazione, sentimenti sulle proprie esperienze finalizzate alla riflessione metodologica ed emotiva.
Aiuta lo studente a fissare nero su bianco le osservazioni, le emozioni, le idee che l’esperienza formativa genera lui.
Il diario di bordo non deve contenere descrizioni dettagliate e di attività, colloqui, eventi, ma è uno strumento personale, non pubblico, che richiede una scrittura curata e continuativa in modo da consentire alla fine del periodo di tirocini di rivedere il lavoro svolto.
Come scrivere il diario di brodo
Riassumere la giornata lavorativa sotto forma di titolo di giornale può avere risultati sorprendenti perchè scegliendo le parole appropriate si possono trovare aspetti più significativi di quel giorno specifico individuando l’essenza e il significato di ciò che è avvenuto.
Alla fine del mese avrete una panoramica del proprio agire che aiuta a comprendere le tendenze per farvi fermare e pensare; spesso si è troppo presi dalla routine.
Può essere accluso alla relazione di tirocinio (come allegato) e costituire un documento consegnato a parte, ovvero rimanere patrimonio esclusivo del tirocinante, eventualmente condiviso con il supervisore.
Il diario di bordo rappresenta una memoria personale particolarmente utile quando viene il momento di redigere la relazione finale del percorso compiuto.
tratto da: Professione: assistente sociale - Guida all'eseprienza del tirocinio professionale, M.C. Pantone e M. Tarassi;
tratto da Emozioni nel servizio sociale - Strumenti per riflettere e agire, A. Sicora
La Relazione Finale
La relazione di tirocinio è il documento conclusivo prodotto dallo/a studente/ssa alla fine dell’esperienza condotta all’interno del Servizio con cui è stato concordato il Progetto di tirocinio stesso. In quanto tale, non rappresenta un mero adempimento formale o un atto compilativo, ma piuttosto un momento di particolare rilevanza in termini formativi.
La relazione finale è un momento conclusivo per valutare l’intera esperienza considerando anche il rapporto con l’assistente sociale Supervisore/Tutor.
La relazione dovrebbe essere costituita da una sorta di “diario”, che valorizzi le conoscenze degli apprendimenti acquisiti durante il percorso di studi universitario nella specifica esperienza di tirocinio. Le tesine, pertanto, devono essere curate dalle studentesse e dagli studenti ed elaborate confrontandosi anche con i supervisori che hanno seguito il tirocinio all’interno del Servizio.
Si invita inoltre a non sottovalutare come la relazione di fine tirocinio possa costituire anche un’opportunità per affrontare al meglio l’esame di abilitazione alla professione di assistente sociale (Esame di Stato).
La valutazione e il giudizio di idoneità delle tesine di tirocinio viene effettuata sulla base dei criteri qui di seguito descritti.
1. Qualità dei contenuti: la relazione dovrà presentare gli aspetti maggiormente significativi dell’esperienza di tirocinio e le caratteristiche tipiche del Servizio specifico presso il quale la studentessa e lo studente ha maturato la propria esperienza. In tal senso occorre bilanciare in maniera adeguata, descrizione dell’esperienza e dei “vissuti” (per esempio, come anticipato, in forma di breve diario), e sua rielaborazione critica in riferimento anche ai principali presupposti normativi, deontologici e teorico-metodologici, e in riferimento al sistema di politiche e servizi dentro cui l’esperienza si è compiuta.
2. Connessioni teoria-prassi: è data particolare rilevanza a questo aspetto. La presentazione dei temi e delle problematiche dovrà perciò essere condotta, evidenziando nessi tra la dimensione pratica e quella teorica. La presentazione delle caratteristiche del servizio osservato, così come la presentazione dei casi concretamente osservati, devono quindi essere sviluppati all’interno di questa prospettiva, valorizzando e rimandando anche ai contenuti degli insegnamenti del corso di laurea.
A tal fine risulta di utilità il richiamo a riferimenti legislativi e del Codice Deontologico.
3. Originalità: il testo deve essere originale e personale della/o studentessa/studente. Pur potendo ovviamente comprendere brevi citazioni di testi di altri autori e delle varie fonti bibliografiche consultate (di cui è indispensabile citare la fonte).
4. Come presentare il case study, non saranno accolte le relazioni che mostrano: liste della spesa o verbali dei carabinieri, pertanto il case study deve essere descritto secondo la metodologia di aiuto che si articola in fasi:
Fase dell'accoglienza della domanda e dell'analisi della situazione;
Fase della valutazione;
Fase della progettazione;
Fase dell'attuazione;
Fase della verifica e conclusione del processo di aiuto.
Non sempre nella pratica si avrà una sequenza lineare, poichè il processo di aiuto ha la caratteristica della circolarità, e quindi si può prevedere un tornare indietro alle fasi precedenti a seconda della complessità della situazione;
5. Forma: la relazione dovrà essere redatta in modo corretto nei suoi aspetti formali e utilizzare il linguaggio e gli strumenti specifici della professione e delle teorie di riferimento. La formattazione del testo deve essere ben definita, evitando un’eccessiva frammentazione in paragrafi e sotto-paragrafi e sotto-sotto-paragrafi. Deve essere inclusa una seppur breve bibliografia finale (ved. punto seguente).
La Relazione avrà un frontespizio come prima pagina, dove indicare: Sede e nome del Supervisore/Tutor AS, (è possibile anche e' utilizzare il frontespizio di Tirocinio I che ovviamente diventerà Tirocinio II). Inoltre per completezza dell'elebarato indicare anche dove si è svolto Tirocinio I.
Per la documentazione a corredo della tesina, consultate il sito di facolà: https://disse.web.uniroma1.it/it/tirocini-servizio-sociale
Se utilizzate il formato della Facoltà per scrivere la tesina, assicuratevi di sviluppare le singole parti e non limitatevi a copiare e incollare. Per esempio, quando trovate la voce "Obiettivi formativi raggiunti", riscrivetela rifacendovi al progetto formativo che avete concordato con il vostro supervisore oppure sviluppate ogni singola voce. È fondamentale non copiare e incollare senza leggere ciò che state inserendo!
La tesina va firmata dallo studente e controfirmata dal supervisore prima dell'inoltro.
6. Riferimenti bibliografici: dovranno essere inseriti i riferimenti citati nel testo comprendendo i materiali utilizzati durante il tirocinio (es. testi legislativi, documenti del servizio, sitografia, ecc.) e i saggi teorici e pratici a cui si è fatto riferimento (già utilizzati durante il corso di laurea o utilizzati ad hoc nel corso o in seguito al tirocinio). Non esiste una quantità minima o massima per tali riferimenti.
7. Estensione: L’attenersi alla lunghezza minima e massima della relazione costituisce un criterio di valutazione della qualità del contenuto. L’estensione attesa è di 8 (minimo) 14 pagine (massimo), con font standard, dimensione 12 ed interlinea doppia. Unico formato di salvataggio del file per l’invio: .PDF.
Testi consigliati:
Codice Deontologico Assistenti sociali (trovate il link nella bacheca)
Nuovo dizionario di servizio sociale ed. 2023.
Il metodo del servizio sociale. Riflessioni, casi e ricerche, Fargion S., - Carocci Editore
Linee guida e procedure di servizio sociale - Manuale ragionato per lo studio e la consultazione - Quarta edizione aggiornata - di M.L Rainieri, F. Corradini
Tirocini e stage di servizio sociale, manuale per studenti e supervisori - di M. L. Ranieri - Erickson
Emozioni nel servizio sociale - Strumenti per riflettere e agire, di Alessandro Sicora - Carocci Editore
Scrivere nel lavoro sociale passo dopo passo- Guida alla scrittura delle relazioni, di L. Malacrida, M.C. Pedroni e M. Truati - ed. Erickson (nel lik trovate un estratto)
Fondamenti del serivzio sociale anti-oppressivo di M.Sanfelici - Carocci Editore